Vite in se, semplici e
complicate, avvitate in se.
Piccole Palazzine,
senza fondamenta, scheletri semoventi, cemento armato,
falsi piani e piani falsi.
Veneri viscide, bugiarde e pazze,
sorrette da fili di lana, biancheria
anno_data,
avide cartomanti, spi_riti volanti, minuscoli amanti,
sto_nati cantanti, abbronzati praticanti, teneri
di_amanti.
Piccole Palazzine,
Lascive meretrici, schizofreniche e false, nascoste nei garage fra i panni stesi
e nei letti col volume del televisore,
dietro silenzi tombali, insensati, patriarcali.
Vite multiple dipartono su strade, panorami, ambienti, scenari,
abiti
di_versi. Fregolismo genetico.
Piccole Palazzine,
amministratori di rango, ruttanti, arroganti,
pres_untuosi,
tracotanti,
inso_lenti, superbi, petulanti, appuntiti,
impettiti, ingessati dall’amido sul vestito, dal grasso sui capelli, profumati
da colonie inglesi,
e
che entericamente olezzano gli ambienti.
Piccole Palazzine,
giocatori di carte senza poker,
avvolti da calze a rete, guepiere e tacchi a spillo.
In tasca santini e numeri da giocare,
buoni di consegna, lavoro in nero,
cravatte da anno_dare, soldi da ri_avere
Piccole Palazzine,
Vecchie caldaie mai mantenute, termo_sifoni spenti,
legna bagnata, cerini senza teste, prosperi inumiditi.
Senza il calore, il freddo più assoluto.
Chi amministra ordina, decide sul calore da destinare.
Solo pochi gli Inetti si scaldano, nell’attesa di recepire.
Solo pochi gli Eletti si scaldano, nelle alcove
in brandelli di carne maleodorante,
lavati da acque gelide che non disinfettano.
Piccole Palazzine,
varie vite avariate, alzando barriere e vetrate.
Vite pro_tette e sicure dalle alte torri,
scrivanie dai cassetti chiusi a chiave gelosamente.
Cassetti
cust_odi:
Inconcludenti manomissioni della verità.
Docu_menti trafugati, scaricati con l’inganno,
impossibili da mostrare, da non esibire per non rischiare.
e
buste paga per la retribuzione…
…
ordinario mercimonio per prestazioni senz’anima…
…
la Nullità, non zero, il Nulla.
Gli occhi dell’anima ovunque arrivano,
fotografano gli atti, le parole, i profumi di viole.
Gli occhi si moltiplicano,
e
bocche cucite si aprono loquaci
per riprodurre immagini da divulgare,
da pubblicare per rendere Giustizia.
Piccole Palazzine,
Ascensori per salire e soprattutto scendere,
portieri che controllano i pesci senz’acqua nelle
fontane,
odore di sugo e cipolle, pianoforti muti, letti
da rifare, caffè amari,
tomboli per ricamare, ditali per rammen_dare le
sottane.
Piccole Palazzine,
abitate da Puttane.
©2006 by RIVISTA di EQUIPéCO -
CARMINE MARIO MULIERE EDITORE
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